Mi capita spesso per lavoro di dovermi occupare di comunicazione nell'ambito della salute e della scienza. Tante cose sono precise e chiare, altre lasciano la lingua leggermente arsa. Non sempre tutto l'oro luce, e non sempre quello che appare come un prezioso diamante in medicina è come ci appare.
Prendete ad esempio la grande paura dell'influenza aviaria e le speranze affidate ad un vaccino. bene. se mai il virus diventasse capace di trasmettersi da uomo a uomo e quindi di determinare la temutissima pandemia, molti contano sul fatto che dal giorno dopo l'intera popolazione starebbe in religiosa attesa davanti agli ambulatori delle Asl per fare la vaccinazione.
Probabilmente non sarà così. nei giorni scorsi il Professor Alessandro Zanetti, virologo dell'Università di Milano, ha confidato alla stampa che se tutto andasse al meglio il vaccino potrebbe essere disponibile dopo tre mesi dall'individuazione del virus.
Ma se qualcosa nella catena di preparazione e produzione del vaccino non andasse per il meglio i tempi per avere l'agognata fiala pronta ad attivare il nostro sistema difensivo sarebbero molto più lunghi.
Senza parlare dell'oggettiva difficoltà a predisporre i quantitativi di vaccino richiesti, per frenare l'infezione sarà necessario tornare alla vecchia sana misura che già impiegavano nei soli scorsi e funziona sempre nelle malattie infettive: l'isolamento.
... e mutande di ferro!
:-)
Bello leggerti, ciao! Monica
Scritto da: Monica | 22/09/05 a 17:09
La tanto temuta quanto troppo presto dimenticata Pandemia Spagnola ha ora un suo blog:
http://pandemia.blog.tiscali.it/
Ciao e grazie per l'attenzione
Scritto da: Pandemia | 04/11/05 a 09:27
USA - Aviaria H5N1 - Contagio diretto dal tacchino all'uomo.
Purtroppo dobbiamo segnalare il primo caso di contagio diretto tacchino - uomo.
http://italy.indymedia.org/news/2006/02/1004259.php
Scritto da: Domenico Schietti | 26/02/06 a 18:27